Dal 1998 proponiamo delle azioni di intervento sociale rivolte alle persone che si prostituiscono (donne, uomini e transessuali) sul territorio di Milano e Lombardia.

L’esperienza maturata in questi anni ci ha permesso di conoscere in modo approfondito sia il fenomeno della prostituzione sia le strategie e modelli di intervento perseguibili per contrastare fenomeni di emarginazione sociale delle persone che si prostituiscono.

Obiettivi:

  • contrastare l’esclusione sociale,
  • ridurre i rischi sanitari e sociali,
  • monitorare il fenomeno.

Intervento:

il nostro intervento è sviluppato sia di giorno che di notte nei luoghi dove si esercita la prostituzione (strada, appartamenti, bar, locali) da un’equipe multi-disciplinare formata da operatori professionali con varie qualifiche: psicologi, educatori, mediatori socio-culturali.
Diverse figure complementari che permettono di rispondere con efficacia ai vari bisogni che possono emergere durante gli interventi.

Fenomeno:

La prostituzione nella città di Milano si presenta con caratteristiche particolari:

  • la prostituzione transessuale risulta essere particolarmente diffusa poiché sostenuta da una forte domanda.
    La città gode della presenza di una rete “storica” di persone transessuali che funge quale polo attrattivo di una catena migratoria.
    Molte persone transessuali provenienti dai paesi latinoamericani giungono a Milano quale primo punto di approdo in Italia per poi successivamente migrare in altre città.
  • la prostituzione risulta essere molto eterogenea e variegata nella città per canale di distribuzione dell’offerta e per fette di mercato raggiunte: da una offerta di escort e accompagnatrici per una clientela di alto borgo a quella più visibile, chiassosa e “low cost” su strada.
  • un’offerta differenziata per genere (uomini, donne e transessuali) richiede modelli di intervento capaci di intercettare il target e rispondere a bisogni specifici.

La prostituzione si presenta quindi come un fenomeno bisognoso di una strategia di intervento specifica, mirata e differenziata.

Una situazione di precarietà e la necessità di un lavoro tutelato, l’alto tasso di marginalità, la situazione sanitaria (rischio di malattie trasmissibili sessualmente e, per le persone transessuali, terapie ormonali senza controllo medico), il forte abuso di sostanze (in particolare alcool, cocaina e psicofarmaci), il frequente ricorso all’usura, la condizione di clandestinità, la forte discriminazione sociale sono alcuni dei potenziali aspetti tuttora irrisolti di una unica problematica.

Focus:

in base alla nostra esperienza pensiamo ci sia la necessità di focalizzare l’intervento sul benessere della persona, considerando la persona parte integrante di un sistema sociale e non un individuo a sé stante.
Infatti, sia dai dati presenti in letteratura che dalla nostra ricerca emerge che una rete sociale e amicale ampia, la possibilità di mantenere i rapporti con la propria famiglia di origine, contribuiscono alla serenità delle persone. Questa rete permette inoltre un ampio scambio di informazioni che si rivelano fondamentali per tutelare i diritti e la salute.

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