“Certo che se ti vesti così, non lamentarti poi…”
“Che ci faceva da sola a quell’ora?”
“Magari se non beveva…”
“Vedi a fare l’oca con tutti…”
“Stai zitta!”
“Chissà come lo ha avuto il posto di lavoro”
“Ma è la fidanzata di chi?”
“Le donne devono tornare in cucina”
“Come mai non hai ancora figli?”
“Una deve scegliere se vuole fare la madre o essere una professionista”
“Cosa faresti senza di me?”
“Se non vuoi che ti guardino, non vestirti così”
“Ti ho aiutato a lavare i piatti, cosa vuoi ancora?!”
“Non puoi invecchiare”
“So io cosa è meglio per te”
“Ma pensi che potresti farcela? Tu? Ma se non sai neanche cuocere un uovo”
“Hey bella! E non te la tirare che non ce l’hai solo te”
“Con chi parlavi? T****”

Se nasci donna, impari presto che c’è qualcosa di inadeguato in te. Qualcosa che ti porta a volte a nasconderti, a camminare senza far rumore, ad allungarti un po’ la gonna se cammini da sola la sera, a lavorare il doppio di un uomo se non vuoi che si pensi che non sia per merito che hai una posizione, ad apparire come la pubblicità vuole, a negare al tempo e il suo corso sul tuo viso, a modellare la tua esteriorità plasmandola sulla fantasia del desiderio maschile, ad essere corpo per il corpo di qualcun altro, non di te stessa.

Se nasci donna impari presto che ci sono luoghi in cui ti si vuole chiudere: della cucina ben venga esserne sovrana; la camera da letto la devi chiudere a chiave e con la porta chiusa diventare regina al servizio di un re, ma aperta la porta, devi tacere ed evitare di parlare, di rivendicare una tua sessualità perché da sante a p***** il passo è breve e lo scivolone garantito.

Se nasci donna impari presto che è bene essere una femminuccia, indossare i merletti che di volta in volta ti vengono porti.

Se nasci donna impari presto che sei sempre una preda e come le predi impari che meno ti fai vedere e sentire, più lunga forse sarà la tua vita, ma affinché tu la possa vivere come se non fossi femmina, come un uomo qualunque, occorre che nella giungla del mondo spariscano predatori e prede, occorre che cambino le parole sulle donne e per le donne, che ne cambi il dialogo.

E tu? Ti senti pront* per questo, ora?