Siamo presenti in Camerun dal 2006 e in tutti questi anni abbiamo costruito una rete di relazioni istituzionali, accreditandoci come partner affidabile e instaurando un rapporto di reciproca fiducia con gli stakeholders locali. Siamo fermamente convinti che l’azione sociale e socio sanitaria in Camerun debba essere accompagnata allo sviluppo economico locale.
Negli anni abbiamo realizzato interventi di prevenzione sanitaria e di sviluppo sostenibile, attraverso l’implementazione di attività generatrici di reddito, in particolare sulle filiere agroalimentari, senza tralasciare la possibilità di favorire e incentivare collaborazioni proficue, al fine di incoraggiare la contaminazione delle intelligenze e delle competenze.
Per questo, fin dall’inizio della nostra esperienza, abbiamo cercato di favorire e promuovere scambi culturali ed economici prevalentemente sull’asse Milano-Douala, le due rispettive capitali economiche (dal 2013 ad oggi, numerosi incontri e visite di delegazioni ufficiali camerunesi a Milano).

Evoluzione del consumo di droghe

Quando si parla di Africa, solitamente, vengono in mente scenari di miseria, povertà, diseguaglianze sociali e migrazioni, oppure oppure si pensa al fascino di un continente dagli infiniti spazi, meravigliosi e alquanto suggestivi.
Eppure il continente nero è in continuo movimento, economico, culturale e sociale, con tutte le sue contraddizioni che si caratterizzano in ogni sua nazione. In questo scenario, le trasformazioni socio-culturali mutuate e ancorate sui modelli occidentali, portano con sé tutti gli elementi positivi e negativi delle nostre società, soprattutto nelle aree a forte urbanizzazione.
Uno degli aspetti altamente negativi che abbiamo riscontrato in Camerun, nella città di Douala e nella sua capitale Yaoundè, è l’utilizzo di droghe da parte della popolazione giovanile. Prima l’Africa (Camerun compreso) fungeva solo da collegamento tra paesi produttori e l’Occidente consumatore; ora il quadro sta cambiando. La popolazione molto giovane (età media 18 anni) ha visto crescere il proprio potere di acquisto moderatamente,mentre il resto dei mercati internazionali delle droghe sembra saturo. La droga più utilizzata dai giovani camerunesi è la cannabis, anche perché è facilmente reperibile vista la sua produzione in loco.
In alcuni quartieri di Douala e Yaoundé dove sono più diffusi alti tassi di disoccupazione giovanile, il consumo di tramadolo (un analgesico oppiaceo ampiamente impiegato per uso non medico) è aumentato notevolmente, (anche da noi, sebbene in proporzione diversa, esiste un fenomeno di abuso sommerso di farmaci oppiacei che ora si sta cercando di prevenire e contenere con misure restrittive inerenti le prescrizioni).
Il costo di questo analgesico è pari a 1000 CFA, equivalente a euro 1,50 a dose. Il prezzo accessibile sta producendo un aumento significativo di consumatori e di conseguenza una maggiore dipendenza dal farmaco. Si sta, inoltre, diffondendo il consumo di un derivato del crack (costo 5.000 CFA pari a euro 7.60 a dose) con forte ripercussioni sullo stato psico-fisico dei suoi consumatori, mentre cocaina ed eroina si stanno radicando in altri ambienti, in particolare presso la nascente borghesia camerunese, comportando un allargamento del fenomeno del consumo interno.
Nonostante le normative sulle droghe del governo siano particolarmente severe, l’alto tasso di corruzione delle forze dell’ordine permette la crescita esponenziale dello spaccio e dei consumi delle sostanze psicotrope.

Sistema di cura dipendenze, anno zero

In questo scenario è facilmente intuibile che il problema delle dipendenze sarà devastante nei prossimi anni, a fronte della totale inesistenza di un sistema di cura nonché della mancanza di personale adeguatamente preparato.
Inoltre, dobbiamo osservare che il tema droga, nonostante la sua espansione, viene ancora considerato come un problema dei “bianchi”, lontanissimo dalla loro cultura originaria. Ma la globalizzazione dei consumi e del modello occidentale ha già inciso profondamente sul tessuto culturale sociale camerunese e africano in generale.

Richieste d’aiuto

Negli ultimi sei mesi, abbiamo ricevuto dal Camerun telefonate di mamme disperate, per problemi legati alla dipendenza dei loro figli. I racconti sono drammatici ed evidenziano l’impreparazione totale nel dover fronteggiare senza alcun sostegno e supporto le complicanze legate a questa problematica.
Le classi sociali più agiate usufruiscono delle strutture europee, statunitensi o canadesi, per qualsiasi problema di natura sanitaria, mentre la classe media e le famiglie più povere sono obbligate a trovare sostegno e supporto nel sistema sanitario locale, che non ha nessuna competenza e professionalità acquista sulle droghe, causando forte frustrazione e disagio nelle famiglie.

Realizzare un Centro per le dipendenze

Vogliamo creare in Camerun un Centro per le dipendenze con connotazioni sociali, attraverso un modello in grado di coniugare logiche profit e no profit per autosostenersi.
L’idea sarebbe di realizzare un servizio dedicato alle famiglie e alle persone con problemi di dipendenza da sostanze con personale locale adeguatamente formato. Il centro sarà dotato di 6/8 posti letto per programmi di cura e riabilitazione sul modello appartamento-comunità, sperimentando la sua efficacia al fine di implementare metodologia e trasferibilità.

Cerchiamo sinergie e persone che possano essere interessate a partecipare alla sua realizzazione.