Le competenze chiave di cittadinanza ai tempi del Coronavirus

Negli ultimi anni la scuola italiana si sta attrezzando in maniera sempre più efficace per adeguarsi alle normative europee (Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 22 Maggio 2018) e ministeriali (D.M n.139 del 22 agosto 2007) in tema di apprendimento efficace e di opportunità educative per bambine e bambini, ragazze e ragazzi. L’intento comune è favorire un cambiamento dell’istituzione scolastica da luogo prettamente deputato all’apprendimento di nozioni, teorie e metodologie a qualcosa di più ampio in cui studentesse e studenti possano apprendere e sperimentare anche le abilità di vita per diventare futuri cittadine e cittadini competenti e responsabili. In questa direzione vanno le indicazioni ministeriali volte a promuovere, insegnare, allenare e valutare negli studenti e nelle studentesse le 8 competenze chiave per la cittadinanza  (imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare l’informazione).

Nel nostro Paese è quindi in atto un graduale processo di cambiamento della didattica sia per quanto riguarda i contenuti che la metodologia; la tradizionale lezione frontale sempre di più viene affiancata da altri stili e tecniche di insegnamento come i progetti di ricerca in team, le esperienze concrete di laboratorio, le simulazioni, i confronti e le discussioni con circle time, ecc. La scuola, quindi, promuove il sapere (conoscenza) e la sua applicazione nel contesto di vita:  saper fare  e saper essere (competenza).

La sperimentazione e l’implementazione della didattica a distanza crediamo non precludano lo sviluppo di competenze. Prendiamo, ad esempio, la competenza comunicare: saper comprendere e rappresentare messaggi di vario genere (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di differente livello di complessità, trasmessi con linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico) mediante supporti di tipo cartaceo, informatico, multimediale. Come nelle lezioni tradizionali, anche online è possibile promuovere con la classe una comunicazione che preveda l’utilizzo di messaggi e linguaggi di vario genere e di complessità diversa a seconda delle diverse materie di insegnamento. Un valore aggiunto della didattica online potrebbe essere quello di arricchire la video lezione con contenuti multimediali (foto da visionare, brevi video, ecc.) proposti simultaneamente alla spiegazione verbale dell’insegnante. Studentesse e studenti avrebbero così modo di apprendere ed allenare in maniera ancora più efficace questa competenza, dovendo decodificare linguaggi diversi per comprendere i contenuti della lezione. Parallelamente la didattica a distanza può favorire la produzione di dispositivi comunicativi (testi scritti, grafici, slide, video, ecc.) che possono essere il risultato di consegne, esercizi o progetti di ricerca, allenando così la classe nell’espressione dei contenuti con messaggi e linguaggi diversificati e di diversa complessità.

Un’altra competenza che la didattica a distanza può sviluppare in maniera significativa è imparare ad imparare: saper organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione (formale, non formale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. I nostri studenti e le nostre studentesse si sono visti catapultare, da un giorno all’altro, da un contesto di apprendimento fortemente organizzato (orari, contenuti, interrogazioni) coordinato e guidato dal corpo docenti ad un contesto completamente diverso in cui è lo studente/essa che deve rendersi il più possibile autonomo nel reperire le informazioni e i contenuti necessari al suo apprendimento. Questo nuovo modo di far scuola può quindi contribuire in maniera sostanziale a promuovere questa competenza; studentesse e studenti devono attivarsi per reperire gli orari delle lezioni online, recuperare materiali ed esercizi da svolgere dai registri elettronici e dai portali dedicati, produrre ed inviare con puntualità compiti, materiali ed esercizi richiesti dai docenti, cercare e organizzare informazioni dal web selezionando quelle più idonee a svolgere consegne e lavori, produrre autonomamente slide, tavole, disegni, ecc.

In questo scenario è interessate capire quale fisionomia sta assumendo il concetto di “compito in classe” per poter verificare il livello delle conoscenze degli studenti/esse considerando che molti/e insegnanti non lo ritengono più idoneo a svolgere la sua funzione di verifica. Fermo restando che una comunissima interrogazione online può servire a capire se uno studente/essa ha studiato e appreso un determinato argomento, il compito in classe potrebbe assumere forme diverse. Una valida alternativa potrebbe essere la promozione di compiti di ricerca in cui ciascun studente/essa deve trovare, elaborare e selezionare una serie di contenuti costruendo un prodotto comunicativo multimediale finale. Questo processo presuppone che ciascun studente/essa trovi le informazioni corrette rispetto ad un determinato argomento, le rielabori (apprendendole) selezionando quelle più idonee a rispondere alla domanda di ricerca. In questo modo il concetto il valutazione assumerebbe una connotazione decisamente più ampia in quanto saranno sicuramente verificabili le conoscenze inerenti l’argomento (sapere) ma anche le modalità con cui ciascun studente/essa ha costruito il proprio apprendimento (saper fare – competenze imparare ad imparare e comunicare).

Anche le altre competenze chiave possono essere promosse attraverso la didattica online, perfino quelle relative alla collaborazione e partecipazione. Anche se fisicamente distanti studentesse e studenti possono lavorare in piccoli gruppi per risolvere esercizi e problemi, cooperare per piccole attività di ricerca, costruire prodotti multimediali. Volendo, con il tempo, si potrebbero anche costituire veri e propri gruppi di discussione online in cui favorire l’aumento di consapevolezza rispetto a determinati argomenti (didattici e non)  e, quindi, capacità critica (competenza acquisire ed interpretare l’informazione).

Siamo giunti al termine di questo articolo sperando che giunga presto anche il termine di questa emergenza… il Coronavirus ci sta obbligando a sperimentare una modalità di far scuola completamente nuova e sarà interessante capire, nel prossimo futuro, cosa ne resterà. Nel frattempo noi ci auguriamo di poter riabbracciare presto i nostri bambini e le nostre bambine, i nostri ragazzi e le nostre ragazze.