L’edizione 2020 della Giornata della Salute Mentale ha come tema “Salute mentale per Tutti, maggiori investimenti – migliore accesso. Per Tutti, ovunque”.

Suona come un pugno battuto sul tavolo, un grido emesso da chi pensa che ancora si è troppo indietro sul piano della cura mentale e dell’attenzione verso la psicologia anche fuori ed oltre la patologia. Lo si è nei Paesi cosiddetti sviluppati e figuriamoci in quelli che non hanno ancora economie avanzate, in cui la lotta per i diritti deve ancora segnare punti importanti.

Si vuole, quest’anno più che mai, spingere la salute mentale nel dibattito pubblico e politico, farla diventare un capitolo urgente da trattare, perché sia i disturbi mentali che le sofferenze psicologiche riguardano tutti: bambini, giovani, adulti e anziani di ogni classe sociale e di ogni Paese, specialmente dopo l’epidemia di Covid-19 che non ha fatto che acutizzare ed esasperare dati epidemiologici già allarmanti.

Vediamone uno: 40 secondi. Neanche un minuto. Cosa sono 40 secondi? È il tempo che passa tra un suicidio e l’altro nel mondo. Questo dato, fornito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non può che impressionare.

Sono 800 mila le persone che ogni anno decidono di togliersi la vita.

L’anno scorso, ad esempio, il suicidio è diventato per la prima volta la prima causa di morte tra le adolescenti.

Se è ancora fresco lo sbigottimento per il suicidio del bimbo di Napoli (con cause ancora da accertare), non si deve distogliere l’attenzione sulla necessità di occuparsi tutti di salute mentale e di rivendicare il sacrosanto diritto alla salute psicologica.

Occorre che tutti facciano la propria parte per abbattere la vergogna e lo stigma che circondano ingiustamente chi soffre di un disturbo mentale, ma anche chi, in un momento di difficoltà anche transitoria nella propria vita, avrebbe bisogno di affidarsi a uno/una specialista.

Non esiste nessuna riluttanza, ad esempio, a rivolgersi a un’oculista se un insegnante a scuola condivide un dubbio con la famiglia sulla buona vista di un alunno/a; ma si aprono scenari bizzarri e grotteschi se si paventa una consulenza psicologica.

E questa diffidenza verso le cure psicologiche riguarda ogni età, in ogni fase del ciclo di vita.

Per cui, andare dallo psicologo/a diventa la confidenza più intima da fare agli amici più stretti su cui fare voto solenne di silenzio o il segreto taciuto a tutti per non apparire debole, fragile o bisognoso di aiuto.

Eppure, le nostre vite sono “normalmente” intrise di eventi dolorosi e di esperienze che mettono alla prova il nostro benessere. La condizione umana stessa ci porta ad esperire un ventaglio di emozioni ricco in cui destreggiarci e faremmo solo un atto di amore verso noi stessi se decidessimo, in alcune circostanze, di portare un po’ della nostra sofferenza a qualcuno che possa guidarci a renderla più sopportabile e meno schiacciante.

Abbiamo chiesto al nostro staff del servizio psicologico di condividere alcuni pensieri sulla salute mentale. Ci auguriamo che possano essere stimolo per una buona riflessione sul tema.

Buona lettura!

 

“La salute mentale per me è… la libertà di essere pienamente se stessi, la capacità di contattare la vita in modo autentico e spontaneo, un corpo che si muove in modo coerente col proprio sentire ed un cuore a cui è possibile dare voce; è la forza di attraversare con fiducia gli ostacoli sul proprio cammino, l’energia vitale con cui “masticare” le proprie esperienze in cerca di novità ed equilibri sempre nuovi, la visione integra e consapevole di sé e del proprio ambiente, la capacità di adattarsi creativamente e di tendere verso ciò che risponde ai propri bisogni e che sostiene la propria crescita.
La salute mentale non è l’assenza di problemi ma è il ben-essere nonostante i problemi ed il coraggio di affidarsi alla relazione terapeutica quando serve raddoppiare le forze per dimezzare il dolore, quando uno sguardo di cura può riaprire alla vita!”

Dott.ssa Giulia Milazzo, psicologa e psicoterapeuta

 

“La salute mentale per me significa compiere un cammino verso la felicità, che si raggiunge attraverso la passione, l’umanità, la scienza, la parola e l’amore”.

Dott. Luca Pasquarelli, psicologo e psicoterapeuta

 

 

 

 

“La salute mentale per me ha a che fare con il riportare al cuore quegli strappi e quei graffi che la vita ci fa, non per eliminarli, ma per sentirli con uno nuovo battito, come un fiume che torna sorgente prima di liberarsi in mare. La nostra vita non è quello che ci succede, ma il racconto che ne facciamo e a volte si ha bisogno di nuove parole dove c’erano silenzi, di nuovi inizi dove c’erano solo finali”.

Debora La Pusata, psicologa

 

 

 

“La salute mentale per me è la capacità di essere presenti a se stessi e per se stessi nel momento presente. Ha a che fare con il recupero o lo sviluppo di una capacità di sentire e conoscere le proprie sensazioni ed emozioni senza giudizio. Questa sensibilità accresce la competenza dell’individuo di entrare in contatto con sé e con i propri bisogni e desideri, ponendo le basi per scelte libere e consapevoli e aprendo alla possibilità di incontro con l’altro in modo nuovo ogni volta. La salute mentale è anche la capacità di dare nuovi significati alla propria storia di vita, anche se dolorosa, senza esserne per forza determinati. E’ trovare il proprio spazio di azione e di libertà”. 

Dott.ssa Letizia Sala, psicologa